Francesco Tadini: sul nuovo sito del fondatore di Milano Arte Expo e della Casa Museo – condiretta insieme alla giornalista Melina Scalise Spazio Tadini http://francescotadini.it/ documenti d’arte d’epoca. Leggi della mostra di Alberto Giacometti a Parigi (nel 1969) vista dallo storico dell’arte Antonio Del Guercio. (…) Annota acutamente Jean Leymarie, nella prefazione al catalogo della mostra, che “il carattere dell’uomo e la singolarità dell’arte sua…
Non possono essere pienamente affermati se non ci si riferisce all’aspro paese natio, l’alta vallata alpina dei Grigioni, nella sua estremità più fortemente caratterizzata, il paesaggio metafisico evocato da Nietzsche, attraversato da Rilke, illustrato da Segantini. È lo sbocco del millenario corridoio di passaggio tra le cupe foreste germaniche e l’assoluta apertura verso i laghi italiani”. E la visione “delle alte vette nevose, a petto del vuoto trafitto del reale”, di cui ancora parla Leymarie, pare la trascrizione d’uno dei suoi Paesaggi di Stampa, il paese dove nacque.
(…) Quel che è straordinario in Giacometti, e che tutta questa tematica – qui per necessità assai schematizzata – non si risolve mai in una sublimazione idealistica delle realtà concrete. Lo spazio, nell’intrico dei segni febbrili e precisi della sua pittura come nello smagrimento denudato dei suoi corpi in scultura, non diventa mai il puro luogo simbolico di una sia pur alta avventura di teoremi critici. Fisicità elementare, organicità biologica, individuazione tipologica, concretezza rappresentativa essenziale delle sistole e delle diastole dell’organo urbano, ossessioni quotidiane di vita e di morte, tutte queste cose emergono nella loro viva pregnanza non meno che nella loro inestricabile commistione alle più ardue domande della ragione critica.
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